“Originariamente, la piazzetta era molto piccola. Recentemente, alcune case sono state abbattute per creare un ampio spazio, su cui si affaccia un bellissimo murales che posso contemplare dall’alto. “

Benvenuti! Sono il Campanile della Chiesa di Santa Sofia, fondato nel 1453 da Dioniso Mazza, noto come “il Greco”, un profugo proveniente da Costantinopoli. Mi erigo maestoso accanto alla Chiesa di Santa Sofia, considerato uno dei campanili più alti del Cilento. Recentemente ristrutturato, ora potete ammirarmi in tutta la mia bellezza architettonica.

Storia e Architettura

La mia costruzione ha reso la Chiesa di Santa Sofia, protettrice di Piano, più grande e più bella, soddisfacendo le aspettative dei fedeli locali e di quelli provenienti da altri paesi. Fiero di essere stato eretto accanto alla Chiesa Madre, sono visibile nella mia solennità nella Piazza di Santa Sofia, con una caratteristica facciata in pietra a vista, realizzata dalle maestranze locali.

La Piazza di Santa Sofia

Originariamente, la piazzetta era molto piccola. Recentemente, alcune case sono state abbattute per creare un ampio spazio, su cui si affaccia un bellissimo murales che posso contemplare dall’alto. Questo spazio, che somiglia a un teatro a cielo aperto, si riempie di persone il 30 settembre per festeggiare Santa Sofia. Inoltre, viene utilizzato per rappresentazioni teatrali, concerti, convegni e come centro della manifestazione “Il Pennello D’Oro”.

Devozione e Tradizione

La comunità di Piano ha sempre nutrito una grande devozione verso Santa Sofia, un punto di riferimento insostituibile per i Pianesi. Il nome della Santa è presente in molte vicende umane di questo popolo ed è stato invocato molte volte per far cessare i mali che hanno afflitto gli abitanti nel corso dei secoli. Molte famiglie hanno l’usanza di chiamare una figlia con il nome della Santa, rendendo comune questo nome tra gli abitanti di Piano.

Evoluzione del Campanile

In origine, non ero così alto come oggi: sono stato sopraelevato solo nel 1923, quando mi fu installato un orologio a pesi, visibile grazie ai vari quadranti aperti nella mia torre. Fin dai tempi antichi, le mie campane hanno scandito il tempo per il popolo con tocchi quattro volte al giorno: al mattino, a mezzogiorno per il pranzo, al vespro e all’Ave Maria. Il suono delle mie campane si sente fino a Santoianni e al castello di Gioi. In passato, avevo una cupola con una grande croce di ferro, che fu abbattuta da un fulmine. Nel 1939, la cupola fu sostituita da un terrazzino.

Un Punto di Riferimento per la Comunità

Dalla mia altezza, domino tutto il paese e sono un punto di riferimento per la comunità. Ogni giorno, vedo persone che mi passano davanti e mi guardano con ammirazione e rispetto, come la piccola Rosalinda, che ogni mattina, accompagnata dalla nonna, va a prendere lo scuolabus. So di essere per lei un amico segreto e silenzioso, a cui affida i suoi sogni e desideri per il futuro.

Il Futuro del Campanile

Spero di essere una presenza fondamentale anche in futuro, un simbolo del paese e una presenza protettiva e vigilante. Sono la prova e la speranza di ciò che è e di ciò che potrà essere una comunità coesa attorno alle proprie radici e alla propria sorte.

Autore del disegno: Rosalinda Errico, 11 anni.

Coordinatori del progetto: Domenica e Ornella Mastrogiovanni, Adele Missano

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